LA STORIA

 

La nostra storia : l’inizio, i tanti volti, le nostre squadre, gli allenatori,la nostra attività regionale, nazionale, internazionale, la maglia azzurra e le Nazionali, i titoli italiani, la miriade di podi conquistati, i tornei organizzati, i progetti scuola, gli sponsor, i riconoscimenti dal Coni provinciale e nazionale, dalla regione e dalla FITET.

Ma soprattutto la nostra grande concreta e continuativa vocazione.

Per i giovani, con i giovani

 

1989 – 2009

L’Oratorio

Per iniziare a parlare del ventennale è doveroso partire proprio dall’oratorio don Bosco, struttura “carismatica” voluta fortemente da don Domenico Pozzi e costruita con il fondamentale aiuto di Alcide De Gasperi e Enrico Mattei. Un pezzo di storia importante: bisogna ricordare alle nuove generazioni chi fossero queste persone che tanto hanno fatto per il nostro paese, soprattutto dopo che ultimamente una fantasiosa fiction televisiva ne ha storpiato la storia e gli avvenimenti.

   Viene un po’ di pelle d’oca, pensare all’anima di questa struttura utilizzata da generazioni di magiostrini per il tempo libero e le attività sportive.

   Quello tra il Tennistavolo Cortemaggiore e l’Oratorio don Bosco è stato un matrimonio riuscito, nel quale senza tanti calcoli, alchimie o convenienze, ma solo con la passione, il volontariato, la voglia di migliorarsi, si è giunti ad essere una probante realtà sportiva e sociale. Essa è riuscita a portare il nome di Cortemaggiore anche di là dei confini nazionali. Il tennistavolo è nato al suo interno, l’Oratorio l’ha accudito come una creatura, facendolo crescere e radicandosi fino ad avere una sua struttura con la sua indipendenza. Il tutto con il consenso del circolo ANSPI e le benedizioni dei vari Parroci succedutisi.

 

L’inizio

Era un periodo di fermento, si voleva animare l’oratorio, don Giancarlo Biolzi e don Serafino Coppellotti puntarono parecchio su un gruppo di giovani di allora. Personalmente mi ero inserito nel circolo ANSPI, mi occupavo del settore “ tempo libero e sport “. Ricordo benissimo le tantissime iniziative, le tombole, le gite sulla neve, le feste di capodanno e di carnevale ma soprattutto i tornei di calcetto, dove la stragrande maggioranza dei giovani del paese veniva  coinvolta.

   Tra le tante iniziative vi erano anche i classici tornei di ping pong. Tantissimi appasiionati, sfide a non finire. Partì tutto da un’idea: perché non sviluppare il ping pong come sport vista la marea di ragazzi che affollava la sala giochi? La struttura  aveva le caratteristiche giuste, ne parlai con don Serafino. Il consiglio del circolo ANSPI accettò la proposta e allora convocammo i ragazzi e i loro genitori per proporre di formare una vera società sportiva di tennistavolo. Da quella sera, senza che ambissi a nessuna carica, mi ritrovai presidente, senza sapere nemmeno cosa volesse dire.

    La sala giochi, i primi tavoli omologati ( il primo tavolo fu regalato da Giovanni Balestra), l’affiliazione alla Fitet tramite il delegato Coni professor Luigi Fogliazza di Bettola (presidente del tennistavolo Valnure), tantissimi giovani, i primi corsi di tennistavolo, la prima squadra, il primo campionato, i primi tornei. La conoscenza del tennistavolo Parma ci permise di avvicinare il tennistavolo che conta. Dalla sala giochi alla condivisione della palestra fra mille pregiudizi, fino ad arrivare  ad essere una realtà impostante nel panorama pongistico non solo piacentino.

    Il tutto con un unico motto: CON I GIOVANI PER I GIOVANI, UNA VERA SOCIETA’ SPORTIVA MA SEMPRE LEGATA ALLA TRADIZIONE INIZIALE.

Passo per passo, mai il passo più lungo della gamba, sempre con la voglia di confrontarsi e di collaborare con tutti e per tutti, con quei valori storici… propri dell’oratorio di allora.

 

 

Il ventennale

 

Voglio ringraziare persone che sono state vicine al nostro club. I presidenti del Coni Stefano Teragni e  Roberto Gentilotti e il ptrsidente della Fitet Franco Sciannimanico. Come presidente ho ricevuto parecchio da loro: persone di spessore e affidabili, persone di parola, che hanno valorizzato il nostro lavoro in base ai meriti conquistati sul campo senza nessuna sorta di raccomandazione. E’ stato un piacere condividere e lavorare con loro per lo sport piacentino e per la nostra federazione.

   Un ringraziamento va alle amministrazioni comunali che si sono susseguite negli anni, in particolare l’attuale per il sostegno dato ma soprattutto per l’averci donato, per il ventennale, questo libro.

Grazie a tutte le redazioni sportive di “Libertà” e la “Cronaca” per l’alto senso morale e giornalistico sportivo dimostrato, in particolare un sentito ringraziamento e un commosso ricordo ad Amedeo Tarantola.

   Un sentito ringraziamento anche ai componenti del circolo ANSPI, a tutte le associazioni do Cortemaggiore, agli amici del Ceis, alla pro-loco, al gruppo bandistico, al gruppo degli alpini, ai commercianti, al comprensorio scolastico di Cortemaggiore ecc.

   Grazie a VOI SPONSOR che avete creduto in noi, che ci avete permesso di crescere e conquistare esaltanti risultati e di proporre questa splendida disciplina sportiva a tantissimi giovani e ragazzi. Con voi abbiamo costruito un rapporto umano speciale che va ben oltre a cifre e a denari.

   Un sentito ringraziamento ai cittadini che hanno fatto donazioni individuali alla nostra attività.